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al testo di Elsa Paradiso
G r a f f i t i
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Sono lampioni quelle lune di luce che ai fianchi segnano la via, mentre il pensiero bagna si fanno abbaglianti (Onirica viene incontro con gesso ballerino, macina lampi di lontananze) . Alto il punto che sosta, interseco di macchia la ricerca d’un ristoro ritrovato. E alloggio accoglie bramosia pagana rifugiando due stelle, scalda il gelo alle galassie fra barbagli di braccia e intima condensa . Fuori un’ombra silenziosa passa (va verso una meta?) ricorda i suoi sobbalzi in una scatola di latta fra graffiti arresi
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Ferdinando Battaglia
- 23/11/2014 18:53:00
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La tua scrittura ha qualcosa di sublime, non perché chissà a quali altezze e con quali discorsi tu voglia elevare il lettore (in alcuni testi accadrà o è già accaduto pure questo), ma sempre c’è il sublime nella lucidissima costruzione del testo, nella regia estremamente visionaria e razionale della stessa sostanza concessasi in parola; e spesso con sfumature di dramma in unatmosfera minimalista (azzardo di lettura, la mia).
In questo senso qui è "bellissimo" il sentimento di estraneità comunicativa, realizzato sviscerando nelle immagini create, il contrasto che appare pittorico in toni ombrati, tra la consumazione (onirica?) di un intimo amplesso e la vita notturna del fuori, che arriva con le sue domande senza risposta, domande inquiete, come questa: "Avrà una meta"? Così la solitudine esistenziale del ritratto nei versi, una solitudine ed un’incomunicabilità dietro le forme apparenti dellamore, svela il tempo sopraggiunto del disamore, dell’isolamento delle anime tradito dal mostrarsi ultimo di un istmo che unisce i corpi, ovvero anche quando quei corpi nulla abbiano mai avuto di amore in legami: "e alloggio accoglie bramosia pagana", e diventa irraggiungibile o triste quei "ricorda i suoi sobbalzi/in una scatola di latta/fra graffiti arresi".
Azzardo di lettura, la mia. Ciao, Elsa.
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Sara Cristofori
- 22/11/2014 20:48:00
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non provo nemmeno a commentare questa tua, mi attanaglia talmente che non ho risorse...
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Lorenzo Mullon
- 22/11/2014 20:33:00
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le stelle diventano abbaglianti quando le tocca la nostra attenzione forse è meglio depurarsi dai pensieri così brillano di più
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Silvia De Angelis
- 22/11/2014 19:42:00
[ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]
Molto significativa questa lirica "duna sera qualsiasi" in cui, fra passi solitari, la mente rimugina attimi di vita... Sempre originalissimi i tuoi spunti poetici, buona serata e un saluto, Elsa, silvia
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